La Scala è in lutto per la morte di Roland Petit, che al teatro del Piermarini ha dato moltissimo nella sua lunga carriera; titoli che parlano della sua verve, della accattivante originalità, della spumeggiante creatività, della inesauribile vena artistica di vero uomo di spettacolo, con una freschezza di spirito e un entusiasmo sempre vivace nel farsi affascinare da una ispirazione, un artista, una nuova sfida. Uno specialissimo legame e una fertile collaborazione, inaugurata nel 1955 con Le Jeune homme et la Mort, proseguita dal 1963 con numerosissimi titoli tra cui Le Loup, La chambre, Les demoiselles de la nuit, Le six danses de Chabrier, The Marriage of Heaven and Hell, Proust, ou Les intermittences du coeur, L’Angelo azzurro, Tout Satie, Carmen e Notre Dame de Paris.
Per il Corpo di Ballo scaligero e per le sue étoiles sono stati molti i titoli in prima nazionale e i ruoli che ne hanno esaltato le peculiarità; alla Scala sono nati L’Estasi e Chéri; la Scala lo ha visto in scena nelle vesti di Coppelius, con il Ballet de Marseille nella sua Coppélia, e lo ha visto portare in debutto nazionale nel settembre 2008 il nuovo allestimento di Il pipistrello.
Un legame mai interrotto, come testimonia nel settembre 2008 Serata Petit, un tributo al Maestro che ha riportato sul palcoscenico Le Jeune homme et la Mort, Carmen (a sessant’anni dalla creazione) e per la prima volta L’Arlésienne e nell’estate 2009 il suo balletto-cult Pink Floyd Ballet, in prima nazionale. Solo Roland Petit avrebbe potuto far risuonare le musiche dei Pink Floyd tra i velluti della Scala: tra effetti laser e fumi da concerto rock, la sua ultima apparizione sul palcoscenico scaligero, tra l’entusiasmo di un pubblico eterogeneo e giovane che gli ha tributato un'acclamazione da rock star.
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Guarda un estratto dell’ultima intervista video di Roland Petit al Teatro alla Scala, in occasione del debutto di Pink Floyd Ballet, 2009.