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Prima delle Prime - Madina

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Incontri

Prima delle prime - Madina

21 febbraio 2024

Ridotto dei palchi “A. Toscanini”
Teatro alla Scala con Amici della Scala

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Stefano Tomassini
Corpo e violenza nel balletto di oggi
(con video)

 

Dopo il successo della prima mondiale, dal 28 febbraio al 9 marzo torna alla Scala Madina, creazione musicale e coreografica, progetto nuovo nell’approccio e nelle tematiche, attuali ma universali, raramente declinate in balletto. La vicenda, ricalcata su un fatto di cronaca, ha per protagonista la giovane Madina, cresciuta in un teatro di guerra e spinta dalla famiglia a compiere un attentato suicida in una capitale occidentale. La ragazza sceglierà all’ultimo istante di non morire e non uccidere ma dovrà ugualmente affrontare un processo. Pulsioni ancestrali, luoghi simbolici, dinamiche perverse di una violenza che stritola se stessa, in cui il bene e il male si contrappongono ma continuano a mescolarsi. Con le coreografie di Mauro Bigonzetti, la composizione di Fabio Vacchi su libretto di Emmanuelle de Villepin tratto dal romanzo La ragazza che non voleva morire,  un lavoro di Danza e di Teatro, dove coesistono parola, canto, musica e corpo per una sintesi delle forme tradizionali e contemporanee dei tanti generi del teatro musicale, che cancella i confini fra queste diverse espressioni.

Con l’ausilio di estratti video, Stefano Tomassini rifletterà su questa produzione nell’incontro intitolato Corpo e violenza nel balletto di oggi: “L’opera coreografica Madina con le musiche di Fabio Vacchi e la coreografia di Mauro Bigonzetti è un progetto teatrale molto complesso, che ha al centro la forza liberatrice di un corpo vulnerabile e la condanna della violenza degli uomini: mai come oggi occorre ribadire come il balletto e la danza siano arti capaci di risposta alle violenze del presente. Così infatti la consapevolezza della teoria coreografica come possibile presa di parola di natura anche politica, si afferma nel Novecento proprio come risposta da parte dei/delle creatori/creatrici di danza alla barbarie delle guerre”.

Professore Associato presso l’Università IUAV di Venezia, Stefano Tomassini insegna Studi coreografici e di danza. È stato Fulbright-Schuman Research Scholar (2008-2009), Scholar-in-Residence all’archivio del Jacob’s Pillow Dance Festival (2010) e Associate Research Scholar all’Italian Academy for Advanced Studies in America della Columbia University (2011). La sua ricerca sulle asimmetrie temporali nella danza  comprende tre monografie, pubblicate da Scalpendi: Tempo fermo. Danza e performance alla prova dell'impossibile (2018), Tempo perso. Danza e coreografia dello stare fermi (2021) e Fuori tempo. Coreografia e nostalgia, anacronismo e inattualità (2023). È critico di danza per «Teatro e Critica».