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PRIMA DELLE PRIME - SERATA WILLIAM FORSYTHE

Prima delle prime - Serata William Forsythe

Incontri

Prima delle prime - Serata William Forsythe

8 maggio 2023

Ridotto dei palchi “A. Toscanini” 

Teatro alla Scala con Amici della Scala

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti

In breve

Marinella Guatterini

Lettere d’amore sul balletto

 

William Forsythe torna alla Scala e con un inedito per la Compagnia scaligera. Dopo aver rappresentato nel corso delle passate Stagioni alcuni dei suoi più famosi pezzi storici, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diventa parte del suo sviluppo creativo: Serata William Forsythe - Blake Works V, in scena dal 10 al 30 maggio è il coronamento di un  progetto iniziato sette anni fa con Blake Works I, creato per il Balletto dell'Opera di Parigi nel 2016. Ognuno dei quattro Blake Work successivi è stato un progetto unico, con differenti selezioni musicali, coreografie e dimensioni degli ensemble con cui Forsythe ha lavorato. La produzione per il Teatro alla Scala è la prima versione completa di questo lavoro.

 

‹‹La tradizione per il coreografo americano William Forsythe - commenta Marinella Guatterini, che curerà questo incontro - è sempre stata il balletto, la danse d’école che tutti conoscono, o dicono di conoscere: un’eredità che per almeno quarant’anni nella sua lunga carriera è stata tuttavia “questionable”, da esplorare, partendo dalle teorie di Rudolf Laban e andando oltre, sempre fluttuando, cangiando, aggrappandosi a un pensiero che vola senza porsi confini, e secondo lo Zeitgeist del momento, i cangianti temperamenti sociali, le nuove estetiche, le diverse teorie sul linguaggio e della comunicazione in generale. Dunque, la Serata Forsythe offerta dal Teatro alla Scala è un dono che merita di essere sviscerato. Profondo e incorruttibile sperimentatore, Forsythe ha riancorato la danza al suo specifico di movimento tout court puntando anzitutto sulla distinzione tra danza e coreografia, arti sorelle ma diversissime e perciò erodendo, massacrando, abbandonando sempre il certo per l’incerto, sino a negare la necessità che il pensiero coreografico abbia bisogno del corpo per esprimersi, come è accaduto nei suoi applauditissimi “oggetti coreografici” esposti in musei e accolti in festival importanti. Incapace di non sorprendere e non sorprendersi (per il modo in cui lavora) aveva appena terminato di esplorare le affinità tra balletto ed hip hop- e vedremo come -quand’ecco che la pandemia e l’interesse per la musica di James Blake lo ha ricondotto al suo primo amore nella forma più pura e semplice.”Lettere d’amore per il balletto” questo Blake Works V ma… con una strizzata d’occhio››.