Prima delle prime - Romeo e Giulietta
Prima delle prime - Romeo e Giulietta
Ridotto dei palchi “A. Toscanini” Teatro alla Scala con Amici della Scala
Ingresso libero fino a esaurimento posti |
Francesca Pedroni
Il linguaggio della danza come specchio dell’essere umano
Tra i grandi maestri del Novecento che hanno firmato memorabili letture dei grandi classici del repertorio Kenneth MacMillan: la sua versione di Romeo e Giulietta, una delle più belle e appassionanti, torna in scena dal 24 giugno al 7 luglio, a sette anni dalle ultime recite, avvenute nel 2016-17. Questa ripresa permetterà anche alle nuove generazioni di artisti di confrontarsi con un classico della coreografia, sulle immortali note di Prokof’ev, musica straordinaria, ricchissima di emozioni e di dettagli descrittivi, profondamente teatrale e coinvolgente. Romeo e Giulietta di MacMillan, in repertorio alla Scala da molti anni, ha visto alternarsi protagonisti indimenticabili e appassionati, nel dar corpo e anima alla vicenda shakespeariana degli amanti veronesi, che MacMillan tratta con profonda attenzione alle relazioni umane, attraverso le dinamiche e le emozioni del ballet d’action ben presenti nella musica di Prokof’ev. Simbolo dell’amore assoluto, la storia degli amanti veronesi vola dalle pagine di Shakespeare e diventa fonte inesauribile d’ispirazione. Duelli, scene di piazza, Mercuzio, Tebaldo, Capuleti e Montecchi, amore e morte: tra variazioni tecniche, danze d’insieme e passi a due di grande equilibrio ed eleganza, il coinvolgimento emotivo e fisico lascia senza fiato.
Nell’incontro intitolato Il linguaggio della danza come specchio dell’essere umano, Francesca Pedroni ci porterà dentro una storia che arriva a oggi ma parte da lontano: è il 1940 e al Kirov di Leningrado debutta sulla partitura di Sergej Prokof’ev il Romeo e Giulietta di Leonid Lavrovsky. Il titolo è esemplare di una nuova forma di espressione, il drambalet, genere di spettacolo in cui l’immedesimazione nel personaggio diventa la chiave di accesso a una danza appassionata, lirica, veritiera, appunto specchio dell’essere umano. Da allora sono moltissime le versioni del balletto di Prokof’ev e quella di Kenneth MacMillan è una delle più grandi: dal debutto londinese del 1965 con Fonteyn e Nureyev, continua a trasformare in movimento la tragedia di Shakespeare, animata da scene di massa e romantici duetti, potere politico e forza del sentimento. Sentimento che in questo incontro verrà narrato anche attraverso le immagini dei grandi interpreti del passato e del presente, per ripercorrere la bellezza di un dialogo espressivo tra musica e linguaggio del corpo pronto a rinnovarsi nei protagonisti di oggi.
Francesca Pedroni è critico di danza del quotidiano Il manifesto e della rivista Danza&Danza. Per il canale Classica HD (Sky, canale 136) ha lavorato come autrice e regista della serie “Danza in Scena”, più di 70 documentari dedicati ad artisti come William Forsythe, Pina Bausch, Alessandra Ferri. Per il cinema ha scritto e diretto il docufilm Roberto Bolle. L'arte della Danza prodotto da Classica e Artedanza srl. Ha curato la collana di dvd I capolavori della danza, edita da Classica HD e dal Corriere della Sera. Insegna Storia della danza all’Accademia Teatro alla Scala dal 2000. Conduce gli incontri di balletto per gli abbonati Under30 del Teatro alla Scala.