La nuova Stagione e la Rivista digitale

La nuova Stagione e la Rivista digitale

Con il lancio del nuovo sito web, anche La Scala - Rivista del Teatro inaugura la sua versione digitale pubblicando una parte dei suoi articoli sia in italiano sia in inglese

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La Scala – Rivista del Teatro inaugura con questo numero la sua versione digitale: una selezione di articoli è disponibile sul sito web del Teatro in italiano e inglese insieme all’archivio dei numeri passati. La Rivista raggiunge la vasta platea della rete e arricchisce un sito rinnovato in cui si moltiplicano le occasioni di approfondimento e di lettura. La versione cartacea resta in distribuzione gratuita in biglietteria, nel foyer di platea e nei guardaroba delle gallerie. Un numero particolarmente corposo, questo, sia perché si estende a coprire le settimane di luglio, sia perché presenta progetti futuri come la commissione a Francesco Filidei di una nuova opera tratta dal Nome della rosa di Eco. Alla fine di maggio il Teatro ha presentato la sua nuova Stagione: 14 titoli d’opera, 7 di balletto, concerti, spettacoli per i piccoli e un cartellone di incontri e attività culturali tra cui spicca la nuova mostra che il Museo dedicherà al mito di Maria Callas. Qui ci limitiamo a segnalare alcuni nuclei tematici: all’attesa doppietta verdiana formata dal Don Carlo inaugurale diretto da Chailly con la regia di Lluis Pasqual e da Simon Boccanegra diretto da Lorenzo Viotti nel nuovo allestimento di Daniele Abbado, segue un omaggio a Puccini nell’anno del centenario: con nuove produzioni de La rondine, che mancava dal 1994 e sarà diretta da Riccardo Chailly per la regia di Irina Brook, e di Turandot, diretta da Daniel Harding per la regia di Davide Livermore. Completano il calendario delle celebrazioni nel novembre 2024 un concerto straordinario sempre diretto da Riccardo Chailly con Anna Netrebko e Jonas Kaufmann e una mostra al Museo Teatrale dal novembre 2024. Mancava dal 1989 Guillaume Tell, che sarà presentato per la prima volta alla Scala nella versione originale francese con Michele Mariotti sul podio e il debutto scaligero di Chiara Muti alla regia. Anche Medée di Luigi Cherubini giunge per la prima volta sul nostro palcoscenico in versione originale francese con Michele Gamba sul podio e la regia di Damiano Michieletto, sessantatré anni dopo l’ultima produzione diretta da Thomas Schippers con Maria Callas protagonista. Dopo La Calisto di Francesco Cavalli e Li zite ngalera di Leonardo Vinci, il percorso di riscoperta delle radici italiane del melodramma passa dall’Orontea di Antonio Cesti, dramma per musica del 1656 in un nuovo allestimento di Robert Carsen con la direzione di Giovanni Antonini. Ci sarà molto ‘700 nella prossima Stagione scaligera: Marc Minkowski propone Alcina di Händel in forma di concerto con i Musiciens du Louvre, Philippe Herreweghe dirige la Matthäus-Passion con il Collegium Vocale Gent e William Christie con Les Arts Florissants porta The Fairy Queen di Purcell con le innovative coreografie di Mourad Merzouki. In tanto repertorio italiano spiccano alcuni spettacolari debutti su grandi titoli europei: il giovane direttore Thomas Guggeis in Die Entführung aus dem Serail, Alain Altinoglu e Christof Loy con il ritorno dopo 44 anni di Werther di Massenet, il Direttore Musicale dei Berliner Philharmoniker Kirill Petrenko impegnato in Der Rosenkavalier di Richard Strauss. A completare una Stagione di grandi ambizioni Das Rheingold, che inaugura a dieci anni dalla precedente una nuova produzione di Der Ring des Nibelungen con Christian Thielemann e David McVicar. Coppélia nella nuova coreografia di Alexei Ratmansky in prima assoluta per la Scala apre invece la Stagione di Balletto, 7 titoli che spaziano dai classici come La Bayadère secondo Nureyev ai grandi titoli del Novecento, dall’Histoire de Manon di MacMillan alla Dame aux camélias di Neumeier e a lavori di Robbins e Balanchine, fino alla ripresa di Madina, creazione di Mauro Bigonzetti e Fabio Vacchi per la Scala con un ruolo straordinario per Roberto Bolle. Sul versante contemporaneo si punta sui nomi nuovi di Garrett Smith, Sol León e Paul Lightfoot, Simone Valastro. Un programma intenso e diversificato reso possibile dalla grande crescita della Compagnia negli ultimi anni. Il panorama dei concerti, accolti nella nuova camera acustica inaugurata poche settimane fa, si può sintetizzare nei nomi di alcuni direttori e solisti: Martha Argerich, Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti, Hélène Grimaud, Daniel Harding, Philippe Herreweghe, Janine Jansen, Misha Maisky, Marc Minkowski, Riccardo Muti, Maurizio Pollini, Beatrice Rana, Daniil Trifonov, Esa-Pekka Salonen. Ve li racconteremo su queste pagine, spettacolo dopo spettacolo.

Paolo Besana